Chi non conosce questo leggendario filmone dei fratelli Coen, nonché la successiva e altrettanto leggendaria serie tv? Molto bene. Solo che qui stiamo parlando di tutt’altro. E cioè di un bizzarro museo nascosto in un villaggio estone, a sua volta al riparo da qualsiasi tentazione turistica. Persino gli estoni, non ne sanno granché, e in realtà farei bene anch’io a mantenere il segreto. Ma tant’è. Accade quindi che nell’amena località di Järva-Jaani, si trovi il Vanatehnika Varjupaik, fondamentalmente un megadeposito di ferrivecchi. Detta così, fa poca scena, ma se i ferrivecchi fossero centinaia di mezzi di locomozione prodotti in Unione Sovietica, capite che la faccenda si fa assai interessante. Auto, camion, bus, tram, spazzaneve, mezzi cingolati, mezzi senza senso, mezzi rotti… Insomma, una meraviglia.

In tutto questo bendiddio si è intrufolata per l’appunto anche una manciata di veicoli americani, incluso un pick-up Fargo, storico marchio introdotto negli USA nel 1913 e acquisito quindici anni dopo dalla Chrysler. E fin qui, chissene. La vera notizia è che in realtà il cinema c’entra eccome, e questa è una dritta che non troverete in nessuna guida. Nel mese di agosto si tiene infatti in questa spettacolerrima location il Filmilindifestival, happening cinematografico con chicche di un certo spessore proiettate con apparecchi vintage in diverse location sparse all’interno e all’esterno del museo.

Per contorno sdraio, street food, birra artigianale (fondamentale in qualsiasi festival estone degno di questo nome), dj-set, luminarie, tavolate, tramonti… e quasi zero hipster, che per l’Estonia è un caso più unico che raro. Al calar del buio l’atmosfera è quasi da Burning Man Festival – do per scontato che tutti sappiano di che si tratta – con scorci di surrealtà. Altrettanto surreale il fatto che io mi sia presentato laggiù senza macchina fotografica, tratto in inganno da infauste previsioni del tempo. Ho fatto quel che ho potuto con l’Iphone d’ordinanza, abbiate pietà.